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I TESORI di NAPOLI

Le seguenti immagini possono essere usate solo per scopi editoriali. E' proibito il loro uso per fini pubblicitari, promozionali o commerciali a meno che non vi siano ulteriori liberatorie da parte del licenziatario.
La storia delle statue di Palazzo Reale

Piazza Plebiscito è la piazza più grande della città di Napoli:  da un lato è chiusa dal Palazzo Reale e dall'altra dalla Basilica di San Francesco di Paola.
Nel 1888 le nicchie vuote del Palazzo reale furono riempite ,su ordine di UMBERTO I di SAVOIA, da otto statue e ciò per  motivi di sicurezza. Le statue rappresentano i re che si sono succeduti a Napoli e sono state poste in ordine cronologico.
Il primo re è ...
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1) RUGGIERO il NORMANNO (1095 - 1154),ossia Ruggiero II di Sicilia, dinastia degli Altavilla,  fu il primo re di Napoli;
 
2) FEDERICO II di SVEVIA (1194 - 1250);
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3) CARLO I d'ANGIO' (1226 - 1285);
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4 ALFONSO V d'ARAGONA (1396 - 1458), detto il Magnanimo, divenuto re di Napoli con il nome di ALFONSO I;
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5) CARLO IV, re di Napoli (1500 - 1558), noto come  Carlo I di Spagna ,Carlo II di Sicilia e Carlo IV di Napoli (1516-1554),  e maggiormente noto come Carlo V Imperatore S.R.I.: suo nonno materno era Ferdinando II di Aragona, sua madre era Giovanna la Pazza;
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6) CARLO III di BORBONE ( 1716 - 1788)- Spagna, re di Napoli e della Sicilia senza numerazione ;
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7) GIOACCHINO MURAT ( 1767 - 1815) ;
 
8) VITTORIO EMANUELE II di Savoia, (1820 - 1878), re d'Italia nel 1861, tra le statue la più alta, ma anche la più discussa perchè fu aggiunta per ultima proprio da questo sovrano che non fu MAI re di Napoli... forse per adombrare , oscurare i Borbone.
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Il Palazzo reale e l’antistante Piazza Plebiscito sono al centro di un gioco che la tradizione fa risalire alla regina Margherita. Il gioco consiste nell’attraversare la Piazza ad occhi chiusi, percorrendo circa 170 metri in linea retta, partendo dalla porta del Palazzo Reale, ritrovandosi però senza ragione quasi sempre dalle parti del Gambrinus o verso via Cesario Console.

Secondo la leggenda, la regina Margherita di Savoia concedeva la salvezza ai prigionieri del Regno qualora avessero superato questa prova difficilissima , ma non ci riuscì mai nessuno a causa di una maledizione lanciata dalla stessa sovrana, che ancora oggi non permette di farcela.

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Le statue negli anni hanno assunto un “goliardico” significato per i napoletani, che non spiegandosi effettivamente la posizione e le diverse movenze assunte dalle statue (in realtà per ragioni scultoree) hanno dato origine ad una storiella, una discussione cominciata nel 1800 e alla quale ancora non si è riusciti a venire a capo.
 

Si dice che, Carlo V D’Asburgo, ossia CARLO IV di NAPOLI, indicando una pozza d’acqua a terra esclamò: “Chi ha fatto pipì per terra?” - Carlo III risponde: “Io non ne so niente”, mentre Gioacchino Murat ribatte: “Sono stato io e allora?” A questo punto interviene Vittorio Emanuele II che drasticamente, sguainando la spada esclama: “Ora te lo taglio!”

Guardarle troppo da vicino in effetti non rende bene l’idea, bisogna spostarsi un po’ verso il centro della piazza.

IL CIMITERO DELLE FONTANELLE
Il cimitero delle Fontanelle è un antico cimitero della città di Napoli, così chiamato perchè in questo luogo c'erano fonti , sorgenti di acqua. Le sue gallerie contengono circa 40.000 resti di persone, vittime della grande peste del 1656 che causò almeno 300 000 morti,  e del colera del 1836.

Il cimitero è noto anche perché vi si svolgeva un particolare rito, detto il rito delle "anime pezzentelle", che prevedeva l'adozione e la sistemazione di un cranio , in dialetto «capuzzella», che altro non era che un'anima abbandonata , detta perciò «pezzentella», cioè poverella...infelice: il cranio avrebbe ricambiato con la sua protezione la generosità offertagli.

Il cimitero è scavato nella roccia tufacea gialla della collina di Materdei. È formato da tre grandi gallerie a sezione trapezoidale:l'antico ossario si sviluppa per circa 3.000 m2mentre le dimensioni della cavità sono stimate attorno ai 30.000 m3.

Verso la fine del Settecento tutti quelli che avevano i mezzi lasciavano disposizioni per farsi seppellire nelle chiese. Qui però spesso non vi era più spazio sufficiente; accadeva, allora, che i becchini, dopo aver finto di aderire alle richieste e aver effettuato la sepoltura, a notte fonda, posto il morto in un sacco, se lo caricassero su una spalla e andassero a riporlo in una delle tante cave di tufo.Tuttavia, in seguito alla improvvisa inondazione di una di queste gallerie, i resti vennero trascinati all'aperto portando le ossa per le strade. Allora le ossa furono ricomposte nelle grotte, furono costruiti un muro ed un altare ed il luogo restò destinato ad ossario della città.

Secondo una credenza popolare uno studioso avrebbe contato, alla fine dell'Ottocento, circa otto milioni di ossa di cadaveri rigorosamente anonimi. Oggi si possono contare 40.000 resti, ma si dice che sotto l'attuale piano di calpestio vi siano compresse ossa per almeno quattro metri di profondità, ordinatamente disposte, all'epoca, da becchini specializzati.

In quel luogo riposa anche il teschio di un ... CAPITANO: tante le leggende intorno a questo personaggio, o meglio, intorno al suo "capo": per saperne di più, clicca... QUI!

 

Maggiori informazioni su questo luogo, orario visite ... QUI!

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Chiesa di San Gennaro a Carbonara (1339 - 1418) - via Carbonara, 5 - 80010

Periodo molto particolare per le battaglie, gli assassini, i complotti, le malattie... Ai tempi degli Angioini, poco distante da quel luogo poco salubre perchè vi confluivano le immondizie per bruciarle, vi si tenevano giostre e tornei tanto cruenti da provocare le proibizioni del papa e le proteste di Francesco Petrarca.

Per saperne un pò di più, clicca ...QUI!(.pdf)

Chiesa di Santa Chiara (1310) _ via Santa Chiara, 49/C - 80134 

La Chiesa fu fondata per volontà di re Roberto d'Angiò e della sua seconda moglie, Sancha di Maiorca: entrambi erano devoti a San Francesco d'Assisi e a Santa Chiara, tant'è che nei pressi di questo monastero si erige la Chiesa di San Francesco delle Monache, dove visse la nobildonna GIULIA GONZAGA, la "donna più bella del '500" che papa PIO V avrebbe tanto voluto "bruciare viva!". Notizie più precise su questo personaggio... QUI! (.pdf)

Nella Chiesa di Santa Chiara riposano Salvo D'Acquisto, Ferdinando I Delle Due Sicilie, Ferdinando II Delle Due Sicilie,...(cripta di sepoltura della Real Casa di Borbone - Due Sicilie),...                                 

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